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Merchandising, da strumento di marketing a simbolo dell’identità universitaria

today24 Dicembre, 2024 26 11

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Il merchandising, inteso come strategia di marketing, nasce come strumento di gestione e promozione del punto vendita, ovvero il luogo in cui si incontrano domanda e offerta. La sua efficacia non dipende solo dalla disposizione visiva dei prodotti, ma anche dal modo in cui gli articoli vengono presentati per attrarre il consumatore, stimolandolo all’acquisto attraverso tecniche di esposizione, segnaletica e cartellonistica mirata.

Tuttavia, il concetto di merchandising non si limita alla mera esposizione commerciale, ma si articola in due categorie principali: il trademark merchandising e il visual merchandising.

Il trademark merchandising riguarda l’autorizzazione all’uso commerciale di un marchio per promuovere e vendere prodotti che appartengono a settori diversi da quello di origine del brand. Un esempio emblematico di questa pratica sono le t-shirt firmate Hard Rock Café, catena di ristoranti tematici nata nel 1971 a Londra. Sebbene l’Hard Rock Café non operi nel settore dell’abbigliamento, il suo logo è diventato sinonimo di stile, con milioni di t-shirt vendute ogni anno in tutto il mondo.

Il visual merchandising, d’altra parte, è la strategia che governa la disposizione dei prodotti in un negozio, con lo scopo di renderli visivamente attraenti e di incentivare gli acquisti. Quindi, questo processo non si limita a organizzare il layout dei prodotti, ma cerca di creare un’esperienza d’acquisto che coinvolga il consumatore e lo induca a comprare.

Anche il mondo accademico ha abbracciato il merchandising come strumento per consolidare l’identità dei propri atenei. Ma quando e dove è iniziata questa pratica?

Il merchandising universitario nasce negli Stati Uniti, negli anni Cinquanta, all’interno dei prestigiosi campus della Ivy League. Le felpe delle università di questa lega, divenute icone culturali, rappresentano non solo un simbolo di appartenenza, ma anche un’estetica ben definita. Il desing preppy, che oggi viene reinterpretato da stilisti come Ralph Lauren, ha origine nelle classi agiate americane e diviene il segno distintivo degli studenti di queste università. La felpa con il logo dell’università, indossata per lo più dagli atleti, costituisce un segno di prestigio e appartenenza, un vero e proprio emblema di status. Le otto università della Ivy League – Harvard, Yale, Princeton, Columbia, Brown, Cornell, Dartmouth e Pennsylvania – continuano ancora oggi a produrre felpe e merchandising che celebrano questa tradizione.

Anche in Europa il fenomeno si è diffuso, con alcuni atenei che hanno creato collezioni di prodotti a marchio proprio molto apprezzate, come le felpe del Trinity College di Dublino, della Cambridge University di Londra, e della St. Andrews University, in Scozia

Merchandising e Università degli Studi di Perugia

Nel 2022, l’Università degli Studi di Perugia ha dato vita a un progetto di merchandising volto a rafforzare il senso di appartenenza e l’identità della sua comunità accademica. Questo progetto, ideato in collaborazione con l’agenzia di marketing Le Fucine, rappresenta un esempio virtuoso di branding istituzionale, che unisce tradizione, innovazione e attenzione al territorio.

Fondata nel 1308 con la bolla Super Specula da Papa Clemente V, l’Università di Perugia vanta una storia che si estende per oltre sette secoli. Un ateneo con una tradizione così lunga e prestigiosa non poteva non dotarsi di un merchandising che rispecchiasse la sua storia. Fino ad oggi, questo tipo di iniziativa era mancato, ma in questi ultimi anni l’Università ha intrapreso un percorso per riscoprire e valorizzare la sua identità attraverso una linea di prodotti che ne raccontano la storia.

Come sottolineato dal rettore Maurizio Oliviero, “i nostri giovani, sono il cuore pulsante della nostra comunità, rappresentano una continua fonte di ispirazione. I prodotti del merchandising raccontano una narrazione che abbraccia sette secoli di storia, un legame profondo con il territorio e una tradizione che desideriamo far rivivere con orgoglio.”

Il progetto ha preso avvio con la creazione del logo UniPg Shop e si è sviluppato attraverso una strategia multicanale che integra un sito web dedicato, campagne sui social media e una presenza costante in occasione degli eventi universitari. In questo modo, l’Ateneo ha massimizzato la visibilità del proprio brand, coinvolgendo attivamente la sua comunità e favorendo la diffusione dei prodotti. Il punto vendita fisico, situato in via Mazzini e realizzato con materiali sostenibili, e l’e-commerce su shop.unipg.it sono i principali canali attraverso i quali l’iniziativa è accessibile a tutti.

Il catalogo del merchandising dell’Università di Perugia è interamente realizzato in Italia, utilizzando materiali eco-friendly. Tra gli articoli disponibili ci sono t-shirt, felpe, K-way, borracce (sempre più apprezzate dalle nuove generazioni attente alla sostenibilità), mug colorate, zaini, agende e ombrelli. Ogni prodotto è stato progettato con cura, riflettendo i colori e i valori dell’ateneo, coniugando tradizione e modernità.

Il merchandising non è solo un’occasione di shopping, ma una vera e propria opportunità per vivere l’esperienza accademica, condividendo l’identità dell’Università di Perugia. E tu, quale colore scegli per la tua felpa UniPg?

Francesca Ceccacci

Scritto da: Radio Glox


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