Paranza

Questione di mindset

today9 Dicembre, 2024 25 1

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“Sarà capitato anche a voi”, come recitava la sigla di Canzonissima ’68, non di avere una musica in testa ma di incrociare sui social alcuni dei numerosissimi video in cui dei guru degli affari autonominati ci danno consigli su come cambiare la nostra vita e il nostro conto in banca lavorando sul nostro mindset. Questi life-coach ed esperti di finanza sacrificano generosamente il loro tempo per donarci un po’ della loro saggezza nella gestione degli affari, ci aggrediscono mettendo a nudo la nostra pigrizia, la nostra evidente incapacità di costruire un’esistenza votata al fatturato e all’aggressione del mercato.

Di solito lo fanno dalle loro residenze di lusso Dubai, o almeno così dicono, anche se sovente ci sfiora il sospetto che registrino dalla provincia di Frosinone, ma di sicuro è frutto dell’invidia e della cattiveria tipiche di chi non è avvezzo alla ricchezza. Quando non arringano gli adepti dagli Emirati Arabi Uniti li vediamo aggredire verbalmente un pubblico di malcapitati aspiranti ricchi che hanno scelto loro malgrado di usufruire di un imperdibile corso di due giorni su come cambiare le loro vite. Microfono ad archetto, completo da agente immobiliare al primo giorno di lavoro, eccoli sciorinare cifre astronomiche come un Fantozzi colto da allucinazioni competitive mentre danno addosso a qualche povero artigiano di Asti colpevole solo di non generare gli utili di Tesla.

È tutta colpa nostra se non raggiungiamo i loro traguardi, perché, a differenza loro, non ci svegliamo alle 4 del mattino per andare a correre, prepararci per una call con gli investitori in Estremo Oriente, fare una doccia, meditare, fare colazione con Papaya e miglio e recarci alle 7 in azienda prima che arrivino i dipendenti. Sull’effettiva esistenza dei loro patrimoni non è dato avere certezze, e il fatto che dei supposti milionari investano tanto tempo a promuovere corsi di mindset in offerta in anonime sale congressi del Bresciano qualche dubbio lo solleva.ìQuesti maestri di vita perfettamente ritratti dal comico Edoardo Ferrario con il suo cialtronesco Maicol Pirozzi rappresentano però, anche se ci fanno sorridere, qualcosa di molto serio che è entrato prepotentemente nel nostro immaginario condiviso anche attraverso una certa retorica competitiva tipica dei social network, e cioè l’idea fintamente meritocratica che se la tua vita ti fa schifo è soprattutto colpa tua, del tuo atteggiamento sbagliato, della tua incapacità di dare una svolta alle tue sorti. Sarebbe bello ogni tanto ascoltare qualcuno che ci racconta che no, non è sempre colpa nostra, che a volte impegnarsi non basta e che, purtroppo, le cose possono andare storte perché, semplicemente, è andata così, e va bene lo stesso. Sono sicuro che funzionerebbe anche a Dubai.

Giacomo Nencioni

Scritto da: Radio Glox


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